Tra i miei progetti, uno a cui sono particolarmente legata e di cui sono molto orgogliosa, è il progetto di impianto eolico di 3 MW di potenza installata depositato nel 1996 presso il comune di Panni (Fg) nel sub appennino dauno. Sono certa di poter dire di essere stata tra le prime donne (Arch. A. Norcia Arch. M. Norcia Ing. D. Palumbo) del Sud Italia a firmare la progettazione di un impianto ad energia rinnovabile sfruttando il vento, in un territorio all’ora ancora vergine, utilizzando tecnologie innovative e rispettose dell’ambiente.
Purtroppo in tempi rapidissimi le nostre terre sono state colonizzate da una selva di torri eoliche, complice una mancata programmazione concertata tra Comuni e Regioni. Abbiamo assistito all’ennesima colonizzazione ad opera di grandi multinazionali che hanno guardato al Sud come l’ultimo grande business da cogliere al volo. Queste si sono fittate i terreni e le coscienze, i sindaci le hanno accolte a braccia aperte; quei pochi soldi, ma cash, che le stesse promettevano hanno fatto gola a tutti: una sorta di pensione sociale collettiva.
Oggi, dopo aver assistito ai tanti scempi perpetuati, sono schierata con chi chiede di salvare il paesaggio e difendere il territorio. Oggi, come allora, sono convinta che i cambiamenti possono avvenire con scelte politiche importanti, ma sopratutto con l’impegno di tutti, assumendo ciascuno di noi “la responsabilità dei nostri piccoli gesti quotidiani”.
Come diceva I. Calvino, in tempi non sospetti, “solo prendendoci cura di ciò che noi buttiamo via possiamo sperare di avere una qualche coscienza di ciò che di noi merita di restare”. Ricordando le profetiche parole dell’autore tanto amato, ho progettato e sto ultimando la realizzazione di contenitori per la raccolta differenziata e piccoli arredi tutti realizzati in cartone riciclato, oggetti “ecofriendly” che vogliono aiutarci in quei “ piccoli gesti quotidiani” utili ovunque, a scuola (ad esempio aiutando i bambini a raccogliere la carta giocando), al lavoro, a casa.